Materia Effimera

Giulio Bensasson, Alessandro Piangiamore, Kendell Geers
Installazione di Floral design di Laura Vaccari
a cura di
Valentina Gioia Levy
02 – 29 Ottobre 2021
Label201
Via Portuense 201, Roma 

Inaugurazione su invito
Sabato 2 Ottobre ore 19:30

“Materia Effimera” una collettiva che si focalizza sull’uso del fiore reciso come elemento costitutivo essenziale dell’opera d’arte. I lavori presentati dagli artisti Giulio Bensasson, Alessandro Piangiamore e Kendell Geers, insieme alla floral designer Laura Vaccari, aprono un dialogo tra la materia floreale, che come quella umana è soggetta a un deperimento rapido e progressivo, e quella inorganica con cui le opere d’arte sono state realizzate fino all’inizio del Novecento, per sfidare il passaggio del tempo, nell’utopica e vana ricerca d’immortalità. Il processo biologico diventa quindi parte del processo artistico.

F-Floralism-02

“Parte interna e parte esterna: e se si guardassero gli uomini come si guardano, 

per esempio, le rose, senza interno né esterno? Perché dovrebbe sembrare inumano? 

Se gli uomini riuscissero a muovere l’interno dell’anima e del corpo, lievemente, come la rosa muove i petali, e rovesciandolo riuscissero ad esporlo alla luce del sole e alla brezza di maggio”
Yukio Mishima

Ieri Ikebana

Di Alessandro Piangiamore

 

L’elemento organico e quello inanimato convivono nelle opere di Alessandro Piangiamore della serie Ieri Ikebana che incorpora fiori, petali e altre componenti vegetali all’interno di lastre di cemento creando un’associazione improbabile, sorprendente e poetica, tra il materiale grezzo da costruzione e gli elementi organici. Il cemento cattura il fiore senza nasconderlo, ma al contrario ornandosi del suo colore e della sua essenza effimera, dando vita ad un’opera in cui il materiale inanimato si nutre della bellezza della caducità. L’opera è la risultante del processo graduale di disfacimento della materia organica che pur scomparendo, in alcuni casi, lascia una traccia, quasi un’incisione, sulla superficie di cemento.

Alessandro Piangiamore

Alessandro Piangiamore nasce ad Enna nel 1976. Vive e lavora a Roma.

Nel suo lavoro è ricorrente il tentativo di cristallizzare l’effimero, l’evanescente, attraverso un approccio pratico alla materia che gli consente un’aderenza alla realtà ed una comprensione di questa.

In equilibrio tra fisicità ed astrazione, natura e artificio, la sue ricerca è dunque volta, più che alla realizzazione di elementi oggettuali, all’emersione delle loro forme interne, delle immagini in esse contenute, la cui dimensione non ha nulla di statico o di frontale, ma si realizza piuttosto per suggestioni, stratificazioni visive, continui spostamenti semantici.

 

alessandropiangiamore.com
alessandropiangiamore

VANAGLORIA

Di Giulio Bensasson

 

L’installazione site-specific Vanagloria propone una riflessione sull’elemento fiore come funzionale alla celebrazione e accessorio alla vanità dell’individuo. L’opera costituita da una scritta composta da centinaia di fiori freschi è un lavoro che si svilupperà durante tutto il periodo della mostra, cambiando aspetto giorno dopo giorno. Le diverse fasi di vita dell’installazione, che andrà incontro all’appassimento graduale dei fiori che la compongono, sarà documentato da una serie di immagini fotografiche che resteranno a memoria del processo di decomposizione dell’opera.

Giulio Bensasson

Giulio Bensasson (Roma, 1990) vive e lavora a Roma.

La sua pratica artistica si sviluppa principalmente attraverso il linguaggio scultoreo e l’installazione. Tra i soggetti al centro del lavoro, il tempo è elemento primario presente in molte sue opere, materiale espressivo attraverso il quale indaga il trasformarsi della materia e i processi aleatori che vi si manifestano. Nella sua ricerca esplora possibili restituzioni legate al tema della memoria e della natura morta, il genere che rappresenta da sempre l’attenzione dell’arte per il reale, il banale e il quotidiano, soggetti a cui Bensasson si

rivolge costantemente.

Ha conseguito il diploma in Pittura e il diploma specialistico in Scultura e nuove tecnologie applicate allo spazio presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra il 2012 e il 2015 ha lavorato come assistente presso lo studio romano di Baldo Diodato e ha collaborato con il collettivo bolognese Apparati Effimeri (2013).

Attualmente lavora come assistente per l’artista Alfredo Pirri.

giuliobensasson.com
giuliobensasson@gmail.com
giuliobensasson

Usis in Omnibu

Di Kendell Geers

 

Kendell Geers presenta due vasi sculture della serie “Usis in Omnibu” in cui il fiore reciso si associa al bronzo modulato dall’artista attraverso un processo creativo volto a generare un risultato volutamente imperfetto. Dopo aver realizzato un calco in gesso liquido la cui forma è plasmata attraverso la colatura non premeditata e scarsamente controllata della materia straripante tra le dita dell’artista nell’atto di manipolarla, Geers crea un vaso-scultura in bronzo che risulta quindi essere il negativo imperfetto del suo gesto scultoreo. L’opera che ne risulta, marcata dalle impronte dell’artista, è quindi la traccia dell’azione secondo un procedimento creativo che è altamente performativo. Anche in questo caso la materia inorganica destinata a durare nel tempo si solidifica intorno a quella organica che è invece destinata a perire in pochi giorni e che rappresenta però l’anima, ovvero, la parte vivente dell’opera.

Kendell Geers

Kendell Geers è nato in Sudafrica nel 1968, attualmente vive e lavora a Bruxelles.

Fin dagli anni ’90, la sua ricerca artistica si lega all’attivismo socio-politico e include nel suo linguaggio espressivo oggetti che evocano la rivolta o il controllo della popolazione da parte delle autorità come filo spinato, manganelli, vetri rotti, barili o nastro bianco e rosso utilizzato solitamente per delimitare aree specifiche all’interno dello spazio pubblico. Le sue opere riflettono il difficile rapporto tra controllo e comunicazione, tra violenza e forza creatrice. Le sue opere fanno parte di sessanta collezioni museali e dal 1988 ha preso parte a più di quattrocento mostre in tutto il mondo tra cui ricordiamo : Documenta Kassel (DE, 2002), la Biennale di Lione (FR, 2005), la Biennale di Venezia (IT, 2007), ‘Global Cities’ alla Tate Modern di Londra (UK, 2007), ‘Contemplating the Void’ al Guggenheim Museum di New York (USA, 2010).

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Istante Sospeso

L’installazione della floral designer Laura Vaccari, rappresenta la contaminazione e la connessione tra le opere di Materia Effimera e le installazioni dei Floral designers partecipanti al Festival posizionate nel cortile del borghetto Portuense201.

Visibile sia dall’interno che dall’esterno tramite una finestra sul cortile, l’installazione è composta da elementi di varie misure stratificati su più livelli, racconta di un paesaggio ideale e immaginario.

foto di @ulyanaaccaramboni

www.fiorificio.com

fiorificio

Laura Vaccari

Laura arriva al mondo dei fiori per soddisfare i suoi desideri di bambina e coltivare il suo amore per la natura e le tradizioni.  Dopo un’esperienza in una bottega orafa e aver lavorato negli allestimenti museali per dieci anni inizia la sua personale sperimentazione con il marchio FIORIFICIO nel 2016 posizionandosi in una nicchia interessante di decorazione sostenibile e occupandosi di progettazione floreale per eventi mantenendo una filosofia di sostenibilità.

Non usa colle, spugne, fiori o foglie stabilizzati o d’importazione, raccoglie materiale vegetali in boschi e giardini rispettando i ritmi di crescita e di sviluppo delle piante, usa quanto più possibile materiali di potature o comunque destinati al taglio, acquista fiori freschi da produttori locali e coltiva personalmente un piccolo e prezioso giardino con i fiori che più ama o meglio con i fiori che più amano vivere nel suo giardino.

Curatrice: Valentina Gioia Levy

Valentina Gioia Levy è una curatrice indipendente e storica dell’arte asiatica. Si è laureata in Studi Orientali all’Università di Roma 1, La Sapienza nel 2007, e ha conseguito un master di primo livello in Art Market Management all’E.A.C di Parigi (École des Arts et de la Communication) nel 2009. Attualmente è iscritta alla scuola dottorale in Arts et Sciences de l’Art presso l’Università di Parigi 1, Panthéon – Sorbonne. Dal 2011 ha curato numerose mostre in Italia e all’estero nell’ambito di importanti manifestazioni internazionali tra cui : la IV edizione della Biennale di Kochi Muziris (India, 2014-2015) ; la I e la II edizione di Something Else Off Biennale Cairo (Egitto, 2015 e 2018) ; la XII edizione Biennale di Dakar (Senegal, 2016) ; la IV edizione di Médiation Biennale, Poznan (Polonia, 2016) ; la XII edizione di Manifesta 12, Palermo (Italia, 2018). Ha inoltre co-curato la IV edizione di LAM 360°, Land Art Mongolia Biennale (Mongolia, 2016). Nel 2019 ha ideato e  co-fondato il GAD Giudecca Art District a Venezia.     Dal 2015 insegna Ultime Tendenze delle Arti Visive, Storia della Fotografia, Storia delle Arti Applicate e del Design presso l’Accademia Italiana di Roma.

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